Dopo il TTIP i cittadini italiani saranno presto costretti a pagare anche le conseguenze del TISA. Il Trade in Service Agreement è stato avviato nel 2013 tra le potenze che rappresentano il 70% del commercio mondiale dei servizi ma i cui termini, così come per il TTIP, si stanno svolgendo in stretta segretezza.
Con un interrogazione chiediamo a Renzi di conoscere i termini dell’accordo e di promuovere un ampio dibattito tra tutti i settori della società civile sulle conseguenze e gli effetti del TISA al fine di escludere qualsiasi possibilità che con esso il settore dei servizi venga deregolamentato a favore dei profitti delle lobbies e delle società private”. Per questo ho depositato un’interrogazione urgente al Presiedente del consiglio Renzi. Questo accordo, di cui pochi parlano e pochissimi sanno, è destinato ad incidere sulla vita di miliardi di persone, ed è bene sottolineare che esso è negoziato dagli stessi Paesi che hanno favorito il modello finanziario di “deregulation” noto come uno dei fattori che alimentano la crisi economica mondiale. Il TISA, infatti, punterà ad ampliare i livelli di deregolamentazione delle liberalizzazioni e della finanza con particolare riferimento all’obbligo delle informazioni sui dati finanziari dei loro territori”.
Già da queste poche informazioni è evidente la portata di un tale negoziato che riguarderebbe il 68% dei servizi, alcuni dei quali essenziali come l’assistenza sanitaria, l’acqua, l’energia e l’istruzione. È forte, quindi la preoccupazione che si tratti solamente di uno strumento delle potenti lobbies economiche e finanziarie per svendere gli interessi pubblici sottraendoli alle scelte politiche degli Stati e per questo ci aspettiamo che Renzi intervenga al più presto nelle competenti sedi comunitarie al fine di rendere pubblici i termini di quella che rischia di essere una nuova, pesante, fregatura per i cittadini italiani.