LEGGE ELETTORALE, CONFLITTO DI INTERESSI, INELEGGIBILITA’
In poco più di un anno abbiamo messo sul tavolo tutte quelle proposte che fino ad oggi gli altri partiti, specie quelli di sinistra, hanno annunciato in campagna elettorale e poi dimenticato in un cassetto. Proposte nate grazie anche alla collaborazione dei cittadini e che ci hanno permesso di rendere tangibile l’utopia della democrazia diretta.
Una legge elettorale che punti realmente a garantire la rappresentatività parlamentare e non gli interessi dei partiti. Che non candidi le solite facce per le solite poltrone ma che punti al rinnovamento della politica e al rafforzamento del legame tra territorio (e quindi cittadini) ed eletto in parlamento.
A questo è indissolubilmente legato il disegno di legge sull’ineleggibilità e incompatibilità delle cariche, che finalmente interviene su una definizione concreta di questi due termini, spesso usati solo per riempirsi la bocca e accaparrarsi i voti. No alle possibilità di candidarsi alle elezioni politiche per chi è Governatore Regionale, Presidente Provinciale o Sindaco di un comune, né a chi è portatore di interessi diversi, ad esempio il direttore di un giornale.
Infine, quello che è sempre stato il cavallo di battaglia elettorale delle sinistra italiana, e che poi non ha mai visto luce nel nostro parlamento, forse perché troppo direttamente coinvolto: una legge sul conflitto di interessi, per scardinare lobby e legami poco chiari tra politica e grandi interessi che troppo spesso la fanno da padrone in decisioni che coinvolgono tutti i cittadini.
Proponiamo di intervenire sul conflitto di interessi in maniera preventiva e di dare autonomia all’Antitrust, e la decadenza del diritto ad una qualsiasi carica di Governo. Questo punto in particolare farà rabbrividire più di un detentore di poltrone!.
Un pacchetto di proposte che va nella direzione della trasparenza e di una pulizia profonda nel sistema politico italiano.
Portando avanti queste leggi con forza che di certo incontreranno gli ostacoli dell’incancrenito sistema italiano, li manderemo tutti a casa!”