Anche oggi la fragilità del territorio e il dissesto idrogeologici del nostro Paese ci ha fatto capire che dobbiamo subito intervenire.
Il clima è cambiato, ciò che anni fa era un evento meteo straordinario, adesso è divenuto ordinario. Il problema è già noto in tutta la sua drammaticità: l’82% dei comuni italiani è esposto a rischio idrogeologico (frane ed alluvioni).
Occorre mettersi in testa che se non si lavora sulla prevenzione e su una corretta gestione del territorio da parte di privati e di enti territoriali non risolveremo nulla e saremo sempre in emergenza.
Ognuno deve fare la sua parte!
Noi al Governo molte indicazioni le abbiamo date…ma come oramai sapete il Parlamento lavora solo per convertire decreti e toglierci la parola:
*Proposta di legge su “Disposizioni per il contenimento del consumo del suolo e la tutela del paesaggio”.
*Mozione sul rischio idrogeologico e sismico (APPROVATA, ma il Governo non ha ancora recepito).
*Proposta di legge sullo svincolo del patto di stabilità per le spese degli enti territoriali relative a ripristino, previsione e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico.
*Proposta di legge “geobonus” (agevolazioni fiscali per chi investe in sicurezza del territorio e difesa del suolo).
*Proposta di legge per “Limiti all’impiego di sostanze diserbanti chimiche”, pratica porta al deterioramento del tappeto erboso naturale e conseguentemente ad erosione, dilavamento e franamento del terreno sulle sedi stradali.