Il sistema FALSTAFF, elaborato recentemente dall’Agenzia delle dogane, è il più innovativo sistema antifrode al momento attivato nel nostro paese, ma solo poche aziende agroalimentari ne stanno usufruendo, dalle nostre informazioni sono solo 5 i Consorzi di Tutela che hanno aderito a questo sistema pure essendo in continua espansione il fenomeno contraffattivo agroalimentare.
Per questo ho chiesto allora al ministro Martina di sensibilizzare le aziende affinché facciano domanda di intervento di tutela doganale e siano quindi inserite nel sistema FALSTAFF, un sistema automatizzato antifrode che opera grazie ad una banca dati multimediale di prodotti autentici inserita in un sistema informativo e alimentata dagli stessi titolari del diritto che consente, tra l’altro, di confrontare le caratteristiche dei prodotti sospettati di contraffazione con le caratteristiche dei prodotti originali. Un’opportunità di protezione da non perdere considerato che la contraffazione agroalimentare danneggia tutti, produttori e consumatori; i primi sono costretti ad operare in condizioni di concorrenza sleale, i secondi effettuano i propri acquisti nella convinzione di ottenere un prodotto con determinate caratteristiche di qualità, originalità e salubrità.
In Europa, l’imitazione dei prodotti italiani raggiunge un valore di oltre 25 miliardi di euro a fronte di esportazioni per un controvalore di 13 miliardi di euro: in pratica, per ogni prodotto originale esportato nell’Unione, ne esistono almeno due imitati in Europa. Per queste ragioni è fondamentale che i settori maggiormente colpiti, e tra questi rientra di certo l’agroalimentare, conoscano e adottino tutte le possibili misure di protezione, e per questo ci aspettiamo una concreta azione del dicastero agricolo”