Il prossimo 25 gennaio il presidente del consiglio regionale dell’Umbria incontrerà i suoi omologhi di Toscana e Marche per proseguire, individuando insieme obiettivi comuni, nel percorso d’istituzione della Macroregione. La Toscana ha già annunciato che proporrà di lavorare su un’opera infrastrutturale simbolica ed importante. Riteniamo che Umbra e Marche debbano aprire il confronto sul mantenimento e potenziamento dei servizi sanitari”.
E’ quanto chiediamo in vista dell’incontro, annunciato a inizio d’anno, tra i tre presidenti dei consigli regionali di Umbria, Marche e Toscana a Recanati sull’istituzione della Macroregione. Il M5S non è a priori contrario alla riduzione del numero delle Regioni, ma chiede un dibattito allargato a tutti i soggetti politici e aperto alla cittadinanza sui temi di maggiore interesse.
Un punto importante sono i servizi sanitari, con particolare attenzione ai punti nascita. Punti nascita su cui la scorsa settimana abbiamo depositato una interrogazione parlamentare rivolta al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. C’è un decreto ministeriale firmato l’11 novembre 2015 che affida al Comitato Percorso Nascita Nazionale il compito di esprimere un parere sulle richieste di deroghe avanzate dalle Regioni, per il tramite del Comitato Percorso Nascite Regionali, al fine di valutare il mantenimento di punti nascita con volumi di attività inferiori a 500 parti annui, in deroga a quanto previsto dall’Accordo Stato – Regioni del 16 dicembre 2010. Vogliamo sapere dal ministro della Salute quali siano gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, necessari e sufficienti per poter usufruire della deroga all’Accordo Stato -Regioni del 16 dicembre 2010.
L’attuale politica nazionale e regionale di accentramento dei presidi ospedalieri sta mettendo a rischio i piccoli punti nascita tra cui quelli di Spoleto che non raggiungono i 500 parti l’anno. Sul caso Spoleto il M5S comunale ha presentato specifica mozione. Riteniamo che i piccoli punti nascita, dove tempi ed esigenze di partorienti e nascituri sono rispettati con grande cura e professionalità, debbano non soltanto rimanere aperti ma anche essere adeguatamente supportati. Chiediamo, in vista dell’incontro del 25 gennaio, ai tre presidenti dei consigli regionali di Umbria, Marche e Toscana di esprimersi in merito indicando quali misure intendano adottare nel percorso di istituzione della Macroregione per tutelare i bisogni sanitari dei rispettivi territori in particolar modo quelli montani, numerosi soprattutto in Umbria e Marche.