Tra pochi giorni scadrà il termine di presentazione delle domande per accedere ai contributi a sostegno della promozione, protezione e sviluppo dei prodotti agricoli ed alimentari contraddistinti dai riconoscimenti Dop ed Igp. Un ‘tesoretto’ pari a 732.889 mila euro a cui gli organismi associativi operanti nei settori Dop e Igp potranno accedere non singolarmente ma esclusivamente in aggregazione. Una opportunità che le imprese umbre non devono farsi sfuggire.
L’invito a segnare in rosso nell’agenda agricola la data del 14 aprile, termine per richiedere i contributi, come da articolo 12 del Decreto del Ministero delle politiche agricole.
In Umbria contiamo quattro riconoscimenti Dop e cinque riconoscimenti Igp. In particolare, nel primo gruppo vi è il farro di Monteleone di Spoleto, il pecorino toscano, i salamini italiani alla cacciatora, l’olio dop Umbria. Nel secondo gruppo si trovano l’agnello del centro Italia, la lentichia di Castelluccio di Norcia, la patata rossa di Colfiorito, il prosciutto di Norcia, il vitellone bianco dell’Appennino centrale. Favorire la promozione di questi prodotti porterà benefici diffusi. L’attività promozionale, infatti, potrà essere estesa dal beneficiario del contributo a tutti i soggetti che ricadono nel territorio delle Dop e Igp, a prescindere dalla loro adesione al consorzio o all’associazione dei Consorzi.
I consorzi di tutela e anche le imprese agricole dovranno prestare molta attenzione ai requisiti richiesti e alle modalità di presentazione delle domande: Per accedere direttamente agli incentivi, i consorzi di tutela dei prodotti Dop ed Igp dovranno costituire un’Associazione temporanea d’impresa o esibire un protocollo d’intesa che li impegna a costituirsi in Ati. I soggetti richiedenti il contributo dovranno inoltre dimostrare di possedere capacità tecnico organizzative, mezzi e strumenti idonei per la gestione delle iniziative proposte. Previsti anticipi, previa presentazione di una fideiussione, nella misura massima del 50% del contributo concesso.