La Grecia ha votato il taglio delle pensioni e l’aumento delle tasse. L’effetto della cura imposta dall’austerità, attraverso il ‘terrore’ della moneta unica, sarà l’aumento della povertà e del disagio sociale. Un declino a cui l’Italia non è immune visto che la nostra Costituzione prevede il pareggio di bilancio che mette a rischio i nostri servizi”.
Questo il mio commento al pacchetto di misure approvate nelle ultime ore dal Parlamento greco per ricevere gli aiuti economici dai creditori internazionali. Euro e austerità sono due facce della stessa medaglia. Il pareggio di bilancio insieme alle ‘deforme costituzionali’ di Renzi non faranno che peggiorare la situazione nazionale. L’Esecutivo avrà poteri legislativi paragonabili a quelli del Parlamento, senza contrappesi. Peggio del regime fascista. Il Parlamento diventerà solo un organo di notifica legislativa, come quello di Bruxelles. E il depotenziamento del Senato, fatto di non eletti, ma dotati di immunità, accontenterà solo qualche sindaco o consigliere regionale.
Occorre una reale separazione dei poteri, occorre combattere le disuguaglianze e avere un programma di governo condiviso con i cittadini e non calato dall’alto. Per questo – ribadisco – il M5S è già unito ai comitati per la difesa dei principi della Carta costituzionale che sono alla base della Repubblica democratica, dove la sovranità appartiene al popolo e non ad una parte di esso.