Pochi giorni fa è stato pubblicato il terzo decreto terremoto. Questo post prova a spiegare cosa c’è dentro in risposta a quello che stiamo facendo per dare sostegno alle popolazioni colpite.
Questo terzo testo cerca di risolvere alcune problematiche che non erano state previste e risolvere situazioni che sono emerse solo a seguito dei feedback ricevuti dal territorio. Vengono infine inserite anche misure aggiuntive per la gestione delle macerie, semplificazioni per l’immediata esecuzione , allargata la “busta pesante”, in materia abitativa, per il sostegno all’agricoltura anche per i danni causati dal maltempo. Questi i punti che meglio vorrei spiegare.
L’articolo 7 prevede che entro 30 giorni dalla conversione del decreto i presidenti delle regioni colpite approvino il piano di gestione delle macerie e dei rifiuti derivanti dagli interventi di ricostruzione. Viene anche semplificata la procedura di selezione, separazione, recupero e trasporto degli stessi e della frazione non recuperabile. All’ articolo 9 viene aumentata la percentuale per il contributo tecnico (fino al 12,5%) per lavori inferiori a 500 mila euro. Inoltre dal conteggio dei lavori svolti dal singolo tecnico non vengono conteggiati gli interventi di immediata esecuzione. L’articolo 11 introduce agevolazioni e sospensioni degli adempimenti e dei versamenti tributari anche per coloro che non hanno domicilio fiscale e che sono residenti nei comuni colpiti. L’articolo 12 allarga le misure di sostegno al reddito ma non introduce il danno indiretto che sarà oggetto di un nostro emendamento. L’articolo 14 dispone in merito alla possibilità per le regioni colpite di acquistare a titolo oneroso immobili da poter assegnare a chi ha perso la casa per il periodo di ricostruzione e che alla fine diverranno patrimonio pubblico. Su questo punto bisogna fare attenzione per evitare speculazioni.
L’articolo 15 infine introduce sostegni specifici alle aziende agricole. Dai conteggi fatti risultano circa 3000 gli allevamenti danneggiate nei 131 comuni. Nelle zone colpite il totale delle aziende zootecniche sono circa 8.500 per un totale di 250 mila capi, dei quali 57.518 bovini e 153.851 ovini per i quali è già previsto un aiuto immediato come avevo accennato in questo articolo. Nello specifico sono oltre 41 milioni così distribuiti :
- sostegno al latte bovino in zone di montagna per 14 milioni di euro
- sostegno allevamento bovino in zone soggette a sisma per 10 milioni di euro
- sostegno allevamenti ovi-caprini per 6 milioni di euro
- sostegno allevamenti ovi-caprini in zone soggette a sisma per 2 milioni di euro
- sostegno aziende suinicole per circa 8 milioni di euro
- sostegno aziende suinicole in zone soggette a sisma per 1,5 milioni di euro
- sostegno al settore equino per 2 milioni di euro (in de minimis)
Sempre nello stesso articolo, ai commi 4 e 6, si prevedono deroghe per l’accesso al fondo di solidarietà nazionale, che viene finanziato con 15 milioni di euro, per i danni subiti a causa del maltempo nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.