Da poco al Mipaaf è stata presentata la prima assicurazione sui ricavi per il settore cerealicolo. Si tratta di uno strumento sperimentale e innovativo per la gestione del rischio rivolta ai produttori di grano duro e tenero. Per questo ho chiesto che venisse in audizione ISMEA per spiegarci il funzionamento. Il 9 marzo abbiamo avuto la loro audizione.
Come per tutte le assicurazioni del settore, l’agricoltore, pagando un premio all’assicurazione, che oggi è coperto per il 65% da fondi pubblici (PSRN), può sottoscrivere anche questa nuova polizza detta ricavo garantito: qualora il prezzo scenda del 20% rispetto alla media triennale del ricavo per ettaro, l’agricoltore riceverà dalla compagnia assicurativa un indennizzo per la perdita di reddito.
Per avviare la sperimentazione, visto che le assicurazioni non hanno dati storici come nel caso della polizza grandine o delle polizze multi-rischio, è prevista la riassicurazione di Ismea (con un fondo stanziato di 10 milioni di euro), in modo da offrire alle compagnie assicurative una forma di protezione da eventuali perdite in questa prima fase di lancio delle polizze.
Questa polizza, come detto sopra, è aggiuntiva rispetto alle garanzie tradizionali contro le avversità come gelo, siccità alluvione o eccesso di neve, grandine o sbalzi termici.
Facciamo un esempio concreto. Se prendiamo come riferimento i prezzi registrati nel 2016, per un’azienda di 10 ettari il risarcimento per perdita ricavo sarebbe stato pari a 3.720 euro. Questo valore vine ottenuto dalla differenza tra la media triennale dei ricavi di 11.295 euro e l’introito effettivo del 2016 pari a 7.575 euro.
Questo tipo di polizza, molto diffusa in Canada e negli Stati Uniti, non esiste in Europa e l’Italia sarà la prima a sperimentarla. A breve Ismea lancerà un bando alle assicurazioni e ci auguriamo che molte aderiscano a questa sperimentazione. Si tratta di uno strumento concreto di tutela del reddito per gli agricoltori i quali devono informarsi presso le loro associazioni di categoria e le loro compagnie assicurative. Questo mio post serve proprio per far conoscere questa novità.
L’Umbria conta 80 mila ettari coltivati tra “tenero” e “duro” e sono migliaia le aziende grandi e piccole coinvolte e questo strumento potrebbe, una volta a regime, stabilizzare i prezzi ed evitare le speculazioni. Come Movimento 5 Stelle monitoreremo l’andamento di questa nuova polizza e vi terremo aggiornati come sempre.