Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, in Italia circa 1 persona su 1000 ogni anno viene colpita da arresto cardiaco e soltanto il 2% riesce a sopravvivere.
Questa bassa percentuale è determinata, spesso, dal tempo di intervento dei soccorritori: 12-15 minuti, un tempo lunghissimo se si pensa che ogni minuto, le percentuali di restare in vita si abbassano del 10%. In Italia le vittime di arresto cardiaco sono oltre 70.000 ogni anno e oltre l’80% dei decessi avviene lontano da ospedali e strutture sanitarie: a casa, sul lavoro, per strada, nel tempo libero. Uno stile di vita sano e la corretta prevenzione di alcune patologie come ipertensione, alti livelli di colesterolo, diabete, obesità, possono contribuire ad abbassare il numero delle persone colpite ogni anno, ma garantire un ambiente cardio-protetto è altrettanto importante.
Il Decreto Balduzzi, nel 2012, aveva introdotto l’obbligo di dotare gli impianti sportivi professionistici di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), obbligo che poi è stato esteso anche alle associazioni o società sportive dilettantistiche. Con la nostra proposta di legge si vuole stimolare il dotarsi di un DAE anche nei condomini , che sono luoghi dove vivono milioni di persone.
Rendere il condomino un luogo cardio-protetto può essere quindi fondamentale per tutelare la salute dei cittadini. La legge prevede:
1) L’istituzione di un Fondo presso il MEF che garantisca agevolazioni fiscali, cos’ da “scontare” del 50% del costo di acquisto, per i condomini che decidano di dotarsi di un DAE;
2) Per accedere al fondo il condominio dovrà attestare che almeno un residente ogni dieci abbia partecipato ad un corso di formazione appositamente riconosciuto;
3) Inoltre proponiamo di ridurre l’iva sui DAE dal 22% al 4%;
4) Infine una campagna di promozione per far conoscere l’importanza del primo soccorso e della cardio-protezione.