Il paese di Bettona è stato uno dei comuni umbri colpiti dagli eventi sismici del 1982 e 1984, a seguito dei quali ha ricevuto alcuni contributi pubblici destinati alle opere di ricostruzione ed adeguamento sismico. In una determina dirigenziale del 2000, la Regione Umbria ha elencato tutti gli interventi di messa in sicurezza ed adeguamento della scuola media di Bettona (località Sant’Antonio), previsti dal progetto presentato dal Comune, e impegnando una cifra di oltre 700mila euro per i lavori di ripristino. Peccato che, a seguito dei recenti eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia, il plesso scolastico di Sant’Antonio a Bettona, che nel 2016 ospitava unicamente la scuola primaria, sia stato dichiarato inagibile e chiuso per gravi carenze strutturali.
In seguito a numerose segnalazioni ricevute da parte dei cittadini ha presentato, insieme alla collega Tiziana Ciprini, un’interrogazione al ministro dell’Istruzione per avere ulteriori chiarimenti poiché c’è qualcosa che non torna. E se il cittadino chiama, il politico risponde.
Anche una delibera del consiglio comunale ha stabilito che il complesso, risalente al 1962, sia stato realizzato senza il rispetto della normativa sismica e da qui la decisione di spostare l’istituto in un altro edificio più sicuro e consolidato. Da ciò si evince che né il comune di Bettona, né tantomeno le scuole dello stesso, siano state interessate dagli eventi sismici degli anni ’80 e dalla conseguente opera di ripristino ed adeguamento, come invece la determina dirigenziale regionale del 2000 lascia intendere. Di conseguenza, dall’anno scolastico 2000/2001 a quello 2015/2016, presso la scuola di Sant’Antonio a Bettona si sono tenute regolari lezioni in una struttura non a norma sismica e sulla quale sembrerebbero non essere mai stati fatti i lavori di messa in sicurezza previsti. Per questo, chiediamo al Governo di approfondire la questione e di assumere iniziative volte a garantire ai cittadini di Bettona edifici scolastici sicuri e a norma di legge, come previsto anche dal progetto ‘Italiasicura’, e affinché vengano gestite al meglio tutte le linee di finanziamento specifiche, avviando cantieri e chiudendoli nei tempi previsti, con trasparenza e rendendo accessibile a tutti il monitoraggio del lavoro in corso.
In questo particolare momento è fondamentale che il Governo garantisca l’incolumità degli alunni, dei docenti, del personale ausiliario e dei genitori”.