Come annunciato continua l’azione di vigilanza sui pagamenti in agricoltura. Allo stato attuale è la ‘questione PSR’ a creare i problemi agli agricoltori. Per questo ho voluto incontrare il direttore di Agea, che ringrazio, per avermi fornito il quadro della situazione attuale.
La domanda unica 2017 ha raggiunto a campagna non terminata il 91 per cento dei pagamenti ed entro giugno la partita dovrebbe chiudersi. Entro 15 maggio, senza nessuna deroga, va presentata la nuova domanda e i sistemi sono aperti fin da oggi: suggerisco di non aspettare l’ultimo giorno. Quest’anno, tra l’altro, si dovrà anche raggiungere una domanda grafica del 100 per cento anche per i Psr.
La questione è più complicata se apriamo il capitolo dello sviluppo rurale. I numeri non danno alibi: la quota di pagamento nazionale è sotto la media europea e ci sono regioni particolarmente indietro come Campania, Puglia, Liguria dove la quota è sotto il 10 per cento. Qui, bisogna constatare un concorso di colpa tra Agea e Regioni, perché se da un lato le procedure informatiche non sono del tutto completate (99 per cento nel 2015 e 90 per cento nel 2016), dall’altro vi è una produzione tale di misure che non ha uniformità. Il 20 per cento delle anomalie sono dovute a IBAN non più attivi, questione che spetta all’agricoltore aggiornare.
Per quanto riguarda il capitolo assicurazioni la buona notizia è che non si rischia il disimpegno automatico, ma entro la fine dell’anno andranno pagati oltre 250 milioni. Chiediamo ad Agea di accelerare, e magari guadagnare anche il premio di performance, mentre alle Regioni spetta il compito di monitorare le ‘misure investimento’ poiché, se non risultassero appetibili, nel 2019 si potrebbero avere criticità.
Il M5S lavorerà per snellire le procedure, omogeneizzare le misure in modo da rendere più semplice il sistema e garantire in tempi sempre più rapidi i pagamenti. Continueremo a monitorare la situazione e a tenere aggiornati gli interessati.