Lo scorso lunedì (16 aprile) a Bruxelles, come avevo avvisato, l’Italia ha portato a casa un grande risultato in tema di etichettatura. Il comitato della DG Salute, che doveva approvare i regolamenti attuativi del 1169/2011, ha accolto l’emendamento italiano.
Devo fare i complimenti ai nostri tecnici del Mipaaf e del Mise che hanno portato avanti, anche in una fase politica delicata, una necessità voluta da tutte le forze politiche.
Il testo finale adottato allargando l’ambito di applicazione, darà la possibilità agli Stati Membri di indicare l’origine della materia prima, o dell’ingrediente principale nel caso in cui esistano chiare indicazioni geografiche o evocative che possano trarre in inganno il consumatore. È fondamentale che l’Italia segua con attenzione la stesura delle linee guida, in modo che le indicazioni d origine siano applicate chiaramente. Il combinato disposto di questa possibilità, insieme all’obbligo dell’indicazione dello stabilimento, è un grande passo in avanti per la tutela del consumatore.
Questa è la strada che la politica deve tenere: lavorare per un’evoluzione della normativa comunitaria lasciando da parte inutili campanilismi.