Il 15 aprile è arrivato in Aula il decreto legge “emergenze agricole” che, licenziato il 17 senza alcun voto contrario, adesso passerà al Senato. Il decreto legge nasce per intervenire sul settore del latte ovi-caprino (oggetto di una nostra risoluzione votata all’unanimità), recupero prelievo supplementare, settore olivicolo-oleario con particolare riferimento alle gelate in Puglia, all’emergenza xylella (oggetto di una nostra indagine conoscitiva votata da tutte le forze politiche), sostegno alla ristrutturazione del settore agrumicolo, sostegno settori con campagne promozionali e in ultimo interventi per la bonifica dello stabilimento Stoppani sito nel comune di Cogoleto, con gli interventi in Commissione e in Aula viene modificato e arricchito in più punti.
Ad essi infatti si aggiungono importanti interventi: si migliora la tranciabilità per il latte e i prodotti lattiero-caseari anche provenienti dall’estero, si interviene sulla movimentazione dei bovini, sugli anticipi PAC, sui frantoi, sul settore suinicolo e saccarifero, sul comparto della pesca, sul’incendio del Monte Pisano, sui rapporti commerciali nelle filiere e con un piano di ristrutturazione per la Puglia da 300 milioni.
E’ stato il primo decreto agricolo di questa legislatura, un atto legislativo che investe circa 400 milioni nel settore e del quale ho avuto l’onere e il piacere di essere stato relatore. Posso dirmi molto soddisfatto del lavoro svolto perché, modestamente ritengo che meglio di così non si poteva fare! Molto importante il contributo di tutti, infatti tra maggioranza e opposizione vi è stata una equivalenza di emendamenti approvati che nel totale sono stati circa 90 sui 320 depositati.