I ministri Luigi Di Maio e Sergio Costa hanno firmato il Decreto FER1, che ha l’obiettivo di sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento dei target europei al 2030 definiti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) attraverso la definizione di incentivi e procedure indirizzati a promuovere l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità, sia in termini ambientali che economici, del settore. Il Decreto, inviato alla Corte dei Conti per la registrazione prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, offre grandi opportunità: si tratta di un altro passo verso la decarbonizzazione che porterà benefici ambientali ed economici grazie agli investimenti previsti.
L’attuazione del provvedimento consentirà la realizzazione di impianti per una potenza complessiva di circa 8mila MW, con un aumento della produzione da fonti rinnovabili di circa 12 miliardi di kWh e con investimenti attivati stimati nell’ordine di 10 miliardi di euro. Con gli incentivi verrà data priorità a: impianti realizzati su discariche chiuse e sui siti di interesse nazionale ai fini della bonifica, su scuole, ospedali ed altri edifici pubblici per impianti fotovoltaici i cui moduli sono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto; impianti idroelettrici che rispettino le caratteristiche costruttive del DM 23 giugno 2016, quelli alimentati a gas residuati dai processi di depurazione o che prevedono la copertura delle vasche del digestato. Cambia, inoltre, la modalità di riconoscimento del premio sull’autoconsumo: per gli impianti di potenza fino a 100 kW su edifici, sulla quota di produzione netta consumata in sito è attribuito un premio pari a 10 euro il MWh cumulabile con quello per i moduli in sostituzione di coperture contenenti amianto. Saranno ammessi agli incentivi solo gli impianti idroelettrici in possesso di determinati requisiti che consentano la tutela dei corpi idrici, e in base a una valutazione dell’Arpa. Gli impianti fotovoltaici realizzati al posto delle coperture in amianto o eternit avranno diritto, in aggiunta agli incentivi sull’energia elettrica, a un premio pari a 12 euro/MWh su tutta l’energia prodotta.
Potranno partecipare ai bandi per la selezione dei progetti da iscrivere nei registri gli impianti di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1MW; oggetto di interventi di potenziamento qualora la differenza tra la potenza dopo l’intervento e la potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW; oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1MW. Sono ammessi impianti fotovoltaici esclusivamente di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione, mentre saranno esclusi dagli incentivi gli impianti che hanno già usufruito degli incentivi per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico previsti dal DM 23 giugno 2016 o che sono risultati idonei ma inseriti in posizione non utile nei registri.
Grazie a questo provvedimento si darà finalmente impulso alla produzione di energia rinnovabile: una grande opportunità di sviluppo e di tutela ambientale”.