Tempo fa, in un precedente articolo, avevo annunciato che lo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze era stato messo nelle condizioni di lavorare con i privati: ci siamo riusciti!
Il Ministero della Difesa infatti, dopo i nostri numerosi solleciti, ha finalmente emanato il bando che permette alle aziende private di poter coltivare cannabis ad uso medico con alto tenore di THC. Le imprese potranno presentare domanda per divenire fornitori dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, dove avverranno le successive fasi di trasformazione e distribuzione. C’è tempo sino al 27 giugno per potersi candidare e invitiamo gli operatori a farsi avanti affinché l’Italia possa quanto prima arrivare ad aumentare la produzione nazionale di farmaci a base di cannabis, sebbene la standardizzazione delle coltivazioni indoor necessiterà di almeno un paio d’anni affinché le infiorescenze siano disponibili a beneficio dei pazienti.
Al contempo, però, ho subito evidenziato alcune perplessità riguardo talune decisioni. Ad esempio, agli operatori che intendono candidarsi viene richiesto di avere un impianto per la coltivazione e il personale necessario sin dal momento della manifestazione di interesse. Ciò appare in netto contrasto con gli altri bandi europei, come ad esempio quello tedesco.
Inoltre non ho compreso perché si opti per le lampade al sodio: una scelta dispendiosa dal punto di vista energetico e poco sostenibile in quanto, al contrario delle lampade a led, provocano un forte surriscaldamento dell’ambiente. Reputiamo cruciale la sostenibilità e gli sforzi per la transizione ecologica e, pertanto, ho invitato il ministero a rivedere questi aspetti sia per un moderno e migliore impatto su consumi e ambiente sia per poter dare a tutti gli operatori le medesime opportunità di prender parte al bando.
A seguito della mia segnalazione mi fa quindi piacere la notizia odierna di una specifica migliore da parte del ministero della Difesa, relativamente alla tecnologia per l’illuminazione: non sarà più vincolante utilizzare le lampade al sodio, ma si potranno utilizzare anche tecnologie superiori.