Molti agricoltori chiedo sempre del ruolo dell’agenzia, soprattutto per la questione “pagamenti”. A metà del 2014 si è insediato il nuovo direttore Stefano Sernia che è stato intervistato da AGRAPRESSE. Di seguito riporto l’intervista per intero.
(agra press) – Il ruolo di Agea nel rinnovamento agricolo e’ determinante. Lo dimostra l’apporto che l’agenzia per le erogazioni in agricoltura sta dando alla realizzazione dei diversi step del progetto Agricoltura 2.0, perno della politica agricola del governo. Nell’intervista che segue il direttore di Agea Stefano Sernia fa il punto su diverse questioni che riguardano, appunto, tanto il progetto governativo quanto altre questioni come le multe per le quote latte e il sistema informatico.
Qual e’ stato l’apporto di Agea per la realizzazione di alcuni passaggi di agricoltura 2.0?
AGEA ha messo in campo le migliori professionalita’ per realizzare il progetto. Mi piace segnalare il grande spirito di squadra che ha mosso gli uffici del coordinamento e dell’organismo pagatore, come pure di SIN, per la realizzazione delle nuove applicazioni del SIAN quali la domanda precompilata, l’integrazione e lo scambio dati con altre pubbliche amministrazioni, la sincronizzazione dei sistemi informativi. Tale integrazione e cooperazione operativa si e’ estesa al Mipaaf e all’ISMEA. I decreti attuativi della PAC emanati dal Ministro sono stati il frutto di un assiduo lavoro comune e, a seguito della definizione dell’ultimo decreto ministeriale pubblicato lo scorso 20 marzo, in linea con la programmazione definita, l’AGEA ha proceduto, lo stesso giorno, alla pubblicazione dei quattro dispositivi applicativi necessari per l’attuazione della nuova PAC. Si tratta delle circolari AGEA di coordinamento, rivolte a tutti gli organismi pagatori, relative rispettivamente alla ricognizione preventiva e prima assegnazione dei titoli all’aiuto, alla definizione dell’agricoltore in attivita’, al piano di coltivazione e agli elementi uniformi nella definizione del modello di domanda unica. Si sta lavorando, con le stesse modalita’ condivise, al completamento degli ulteriori atti applicativi della PAC, tra i quali vorrei menzionare la nuova disciplina delle assicurazioni agricole.
Il Piano Agricoltura 2.0, per l’introduzione di misure per la semplificazione e la sburocratizzazione in agricoltura si configura come un segmento integrato con tutte le attivita’ relative alla riforma PAC, di cui il progetto rappresenta la modalita’ innovativa di attuazione. E’ stata anche prevista un’organizzazione funzionale adeguata all’efficace supporto operativo dei processi di realizzazione del Piano, costituita da una segreteria tecnica che cura tutte le azioni e gli adempimenti di pertinenza di AGEA, ivi compresa la documentazione a supporto dei processi decisionali sviluppati con gli organismi pagatori e da un comitato strategico, composto da AGEA, Mipaaf e ISMEA, cui la segreteria tecnica riferisce, in base allo sviluppo delle linee strategiche determinate, sullo stato di avanzamento delle attivita’.
Come siete organizzati per gestire la nuova Pac?
La complessita’ del disegno e delle azioni di verifica e controllo della nuova PAC impongono di procedere in stretta sinergia con tutti gli attori del sistema sopra ricordati. Per AGEA sia il coordinamento sia l’organismo pagatore sono particolarmente impegnati nei rispettivi profili di attivita’. Aggiungo in proposito che tutto il sistema degli organismi pagatori riconosciuti sta lavorando con rinnovata unita’ di intenti. Le attivita’ da sviluppare per la nuova PAC si integrano, come anzidetto, con quelle da sviluppare nell’ambito del Piano Agricoltura 2.0 e proprio per questo tali attivita’ sono state pianificate e realizzate e sono monitorate unitariamente nell’ambito della segreteria tecnica e del comitato strategico, cui ho precedentemente accennato. In questi giorni, inoltre, in un’ottica che pone al centro delle attivita’ di AGEA l’impresa agricola, stiamo verificando e riorganizzando le strutture dedicate al colloquio con le imprese – l’Urp, cioe’ l’ufficio relazioni con il pubblico, il numero verde eccetera. L’obiettivo e’ quello di fornire sia sul canale telefonico sia sul canale telematico un servizio di risposta migliore e piu’ tempestivo. L’operazione e’ molto ambiziosa, in un contesto operativo caratterizzato dalla assai limitata dotazione di personale e di risorse finanziarie.
I vecchi problemi informatici che rallentavano il lavoro di agenzia sono stati risolti?
Si fa riferimento evidentemente a problemi informatici preesistenti all’attuale gestione. Allo stato attuale, considerati anche i forti rapporti di interazione con gli organismi pagatori regionali, le regioni ed i Caa che sono i primi fruitori del SIAN, le difficolta’ riscontrate precedentemente mi risultano sostanzialmente superate.
Nel 2014, abbiamo registrato un ritardo di circa un mese sull’erogazione dei pagamenti della PAC relativamente alle zone refresh, cioè le aree interessate dall’aggiornamento della Banca dati grafica, voluto dall’Unione europea, che definisce l’uso del suolo agricolo non ascrivibili a problemi di natura tecnica quanto a difficolta’ organizzative ed amministrative che hanno determinato il protrarsi dei tempi di affidamento dei servizi di produzione delle ortofoto al nuovo fornitore. Oggi il ritardo e’ completamente recuperato e dall’analisi dei dati di pagamento della campagna 2014 risulta che l’organismo pagatore Agea ha gia’ erogato circa il 93% del premio disaccoppiato, cioe’ 1.657 milioni di euro, a 746.477 aziende agricole, pari al 98,3%, con un incremento dell’1,6% rispetto al medesimo periodo dell’anno 2013.
Piuttosto, e’ forte la spinta innovativa che si sta mettendo in campo per rispondere alle esigenze che derivano dalla riforma della PAC, che parte quest’anno, e soprattutto dal contestuale programma ministeriale “Agricoltura 2.0” che si basa su alcuni servizi innovativi quali, l’interconnessione dei diversi sistemi informatici degli organismi pagatori e delle regioni secondo meccanismi automatici di sincronizzazione, la domanda di aiuto precompilata affiancata dall’introduzione di strumenti per la firma digitale e la disponibilita’ di funzioni grafiche ad uso diretto dell’utente. Tutte cose che non sarebbe stato possibile progettare ne’ tantomeno realizzare in un contesto operativo che non fosse affidabile. I nuovi servizi del SIAN, con la collaborazione attiva dei Caa, che stanno ultimando le necessarie attivita’ di formazione del personale, sono stati aperti all’utenza abilitata il 21 marzo 2015 in concomitanza con la presentazione del sistema effettuata con gli organismi pagatori e l’Ismea al recente Vinitaly, alla presenza del Ministro Martina.
Come procedono i rapporti con i Caa?
La collaborazione da parte del sistema dei Caa e’ fondamentale per la riuscita del disegno sopra rappresentato, nell’interesse di tutti gli attori del sistema. Sono in corso incontri continui con le rappresentanze Caa che hanno consentito di superare le ancora recenti difficolta’, dovute al fatto che le convenzioni che disciplinano i loro rapporti con l’amministrazione erano scaduti e non si era proceduto al rinnovo. In parallelo all’attuazione dei dispositivi per la nuova PAC, sono state sottoscritte nuove convenzioni tra l’AGEA e i Caa per la disciplina delle reciproche attivita’, previa l’effettuazione dei necessari approfondimenti con i servizi della Commissione europea per assicurare lo scrupoloso rispetto della regolamentazione dell’Unione in tema di attivita’ delegate.
A che punto sono le cartelle esattoriali per gli allevatori non in regola?
La nuova normativa inserita nella legge di stabilita’ per il 2015 ha ulteriormente innovato le competenze per la riscossione coattiva. L’AGEA ha quindi proceduto in tempi strettissimi alla definizione degli importi dei debiti relativi alle cartelle da notificare, con la riemissione di un nuovo ruolo, rispetto a quello formato nello scorso anno, con gli interessi sui debiti calcolati fino al 31 dicembre 2014 avvalendosi come in precedenza, della collaborazione con Equitalia.
Cio’ ha consentito di predisporre le cartelle esattoriali relative a tutti i debiti risultanti esigibili al 31 dicembre 2014, aggiornandone alla stessa data gli interessi, come sopra detto. In totale, e’ in corso il recupero coattivo nei confronti di 1405 soggetti, per un totale complessivo di euro 552 milioni, di cui 438 milioni quale quota prelievo e 114 milioni per interessi. Pertanto, ad oggi, le notifiche delle cartelle esattoriali concernenti i debiti esigibili sono in corso di definizione. Vorrei sottolineare che sara’ utilizzato il ricorso alla posta certificata, in applicazione della normativa vigente, per la massima semplificazione e risparmio di tempo e di costi rispetto al canale postale ordinario.
E’ in vista una nuova organizzazione di Agea?
L’AGEA sta lavorando con il massimo impegno e le misure di riorganizzazione interna realizzate all’inizio dell’anno, e tuttora in corso di completamento, vanno nella direzione del cambiamento in chiave di innovazione ma soprattutto sono coerenti con la normativa anticorruzione che prevede per la pubblica amministrazione, e come richiamato anche nei recenti provvedimenti del Mef per le societa’ controllate, una necessaria rotazione degli incarichi dirigenziali. Mi piace inoltre ricordare che l’AGEA si avvale a titolo gratuito, come previsto dalla legge, di due consulenti di particolare prestigio e competenza, e cioe’ del gia’ Vice Avvocato Generale dello Stato, Antonio Tallarida e del gia’ Procuratore Generale presso la Corte dei Conti, Claudio De Rose.
Non posso tacere le difficolta’ e le condizioni di assoluta emergenza operativa, cui si e’ accennato, dovute alla scarsita’ di risorse umane e finanziarie, cui e’ necessario prevedere nel breve termine. Al riguardo, penso che qualche numero sia piu’ rappresentativo di tante parole. Oggi l’AGEA puo’ contare su 246 unita’ di personale, di cui 153 unita’ per le funzioni di organismo pagatore per le 13 regioni che non hanno un proprio organismo pagatore. Tale personale copre un’utenza di circa 850 mila agricoltori e gli aiuti versati nel 2014 in ambito FEAGA e FEASR risultano pari ad oltre 3 miliardi di euro.
La struttura complessiva degli 8 organismi pagatori riconosciuti, per le 6 regioni e per le 2 province autonome che se ne sono dotate, e’ di 837 unita’, per una utenza complessiva di circa 450 mila agricoltori ed aiuti FEAGA e FEASR versati nel 2014 pari a 2,7 miliardi di euro.