La debolezza dell’Italia in UE sulla questione dell’assegnazione dei domini web penalizza la tutela dell’agroalimentare italiano di qualità.
Gli ultimi sviluppi della vicenda relativa all’assegnazione dei domini .wine e .vin da parte di ICANN non fa che confermare quanto noi denunciamo ormai da tempo ovvero la totale irrilevanza di quello che vogliono i cittadini italiani ed europei rispetto alle decisioni che poi vengono prese dalle istituzioni comunitarie.
Lo scorso 14 gennaio il Governo italiano, da sempre contrario alla registrazione di indirizzi come “prosciuttodiparma.food” da parte di soggetti privati che non hanno alcun legame con i produttori originali, ha formalmente preso l’impegno, con l’approvazione di una mozione presentata dal M5S, di impedire l’introduzione di nomi generici a dominio internet e la loro assegnazione a soggetti privati non utilizzatori delle Denominazioni, a garanzia di tutela del sistema agroalimentare di qualità nazionale.
Peccato che alle decisioni prese dalle istituzioni elette non segua mai alcun fatto: abbiamo chiesto che il rappresentante italiano, all’ultima riunione del GAC venisse in Commissione agricoltura a riferire sull’esito dell’incontro, ma nulla; anzi, pare sia addirittura NON REPERIBILE, come precedentemente denunciato da noi.