Svincolare i fondi europei dal patto di stabilità interno alle regioni, frenare L’anomalia dei “doppi controlli” – regionali e statali – in agricoltura, elargire pagamenti PAC solo ai veri agricoltori.
Il documento economico e finanziario di questo Governo presenta fin troppe lacune e non affronta nella maniera opportuna i numerosi problemi del nostro Paese. Dell’agricoltura, poi, pare essersi addirittura dimenticato. Per queste ragioni non possiamo che essere soddisfatti dell’accoglimento delle nostre osservazioni al parere sul documento votato questa mattina in Commissione, che impegnano concretamente il Governo su in alcuni punti chiave che caratterizzano il settore primario.
Tre sono i nodi su cui, a nostro avviso il Governo dovrebbe intervenire immediatamente: far sì che i fondi PAC vadano ai veri agricoltori e non a chi dichiara di essere agricoltore ma, nei fatti, si occupa di tutt’altro; risolvere la questione dei doppi controlli sulle aziende agricole da parte delle regioni e dello Stato, mettendo mano anche al Titolo V; e infine, realizzare in tempi certi i Piani di Sviluppo Rurale in modo da mettere in circolazione i fondi comunitari il prima possibile e soprattutto disporre che, tali fondi, siano svincolati dal patto di stabilità interno. Un’ esigenza, questa, che le regioni da tempo stanno manifestando e che darebbe un sterzata positiva a tutto il comparto, regionale prima, nazionale poi.
Questi stessi impegni saranno inseriti anche nella risoluzione al DEF che presenteremo in Aula come Movimento Cinque Stelle, e ci auguriamo – concludono commissari agricoli pentastellati – che il Governo li faccia davvero propri così da iniziare a valorizzare un settore quale quello agricolo che, nonostante le difficoltà ed il disinteresse dello Stato, prosegue in una lentissima ma evidente crescita e che per questo potrà essere volano della nostra economia.