La situazione economica – finanziaria per circa 1800 Comuni, fra cui Paciano, è insostenibile a causa dal pasticcio Imu agricola creato dal governo Renzi. Mi auguro che si apra al più presto un confronto nazionale senza pregiudizi per trovare una soluzione positiva.

Siamo costretti, ancora una volta, a lanciare l’allarme sull’Imu agricola, considerata la terra un “bene produttivo non tassabile. Condivido le preoccupazioni sollevate dal sindaco di Paciano nella lettera di ieri indirizzata ai parlamentari umbri e all’Anci regionale. Paciano come altri Comuni sono stati colpiti dall’istituzione prima e dalle successive modifiche poi dell’Imu agricola in quanto classificato comune parzialmente montano.

Il pasticcio Imu agricola ha determinato nel biennio 2014 – 2015 una significativa decurtazione del Fondo di solidarietà comunale, a fronte di una stima di maggior gettito effettuata dal ministero Economia e Finanze. Si è generato un significativo scostamento tra il taglio del Fondo di solidarietà comunale e il gettito effettivo comunale riscosso. Ora, le casse degli Enti, in particolare quelli di dimensioni medio piccole, rischiano di rimanere a secco.

Il M5S punta l’indice contro il “caos” Imu agricola, su cui più volte ha espresso la propria netta contrarietà. “E’ una battaglia ancora aperta. Siamo riusciti a far togliere l’Imu ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. Resta ancora in sospeso l’annualità 2015 per tutti i possessori di terreno.

Invieremo una lettera alla Presidenza del Consiglio: “Il grido d’allarme del sindaco di Paciano e di tanti altri primi cittadini italiani non può rimanere inascoltato. Il ‘pacchetto’ Imu è nato male e va rapidamente superato”.