La pezza trovata dal Governo Renzi per l’Imu agricola è peggio del buco. Tra dieci giorni tutti i proprietari di terreni che si trovano nei Comuni non montani, con un’altitudine al centro inferiore a 281 metri e che non possiedono la qualifica di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali dovranno mettere mano al portafogli. Il 10 febbraio scadono, infatti, i termini per il versamento dell’ex imposta del 2014. Tanto tuonò che piovve.
Un caos assoluto un vero e proprio ginepraio per i contribuenti che non accenna a concludersi. Il punto è che l’esenzione trovata per i Comuni con una altitudine fra 281 e 600 metri e i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali dovrà essere coperta. Per arrivare a questa soluzione tanto vantata dal ministro Maurizio Martina, il Mipaaf con il Mef dovranno fare tagli per 90 milioni. Ciò significherà tagli di servizi per gli agricoltori.
Ci aspettiamo che il governo metta fine a questa farsa e che anche l’assessorato regionale umbro faccia sentire la propria voce.