Qualche settimana fa ho ricevuto la lettera di una archeologa, una “professionista” dei beni culturali che mi ha espresso le sue criticità sugli ultimi provvedimenti del Governo.
Da questa corrispondenza è nata un’interrogazione parlamentare , condivisa con i colleghi della Commissione Cultura , per chiedere al Governo di ritagliare un ruolo di primo piano, finalmente, per i professionisti dei beni culturali del nostro Paese nella gestione del patrimonio artistico e culturale nazionale, sempre più spesso affidato ad associazioni di volontari, al fine di non rinunciare ad una professionalità che ci è invidiata in tutto il mondo ma allo stesso tempo riconoscendone il valore.
Sono felice di aver dato voce ad una delle tante lettere che ogni giorno mi arrivano, ma mi rattrista il fatto che nel nostro Paese anche la cultura sia relegata all’ultimo posto, per ragioni di bilancio o peggio, disinteresse o ignoranza. Noi non ci stiamo, e per questo continueremo a mettere in atto tutte le azioni possibili per non svendere il nostro patrimonio e nostri professionisti, gli unici in grado di tutelarne la conoscenza e la conservazione.
A questo link l’atto: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=30868&stile=7