La criticità delle liste d’attesa non è più sostenibile. Occorre fissare tempi congrui per l’esecuzione di una prestazione sanitaria e in caso di sforamento dello standard individuato va sospesa l’attività libero professionale delle corrispondenti prestazioni erogate in regime istituzionale. E’ necessario intervenire per superare i tempi d’attesa nelle erogazioni delle prestazioni sanitarie. Tema questo anche oggetto di una mozione parlamentare presentata dal M5S alla Camera.
Abbiamo chiesto al Governo che ad Agenas sia assegnato il compito di misurazione e descrizione delle buone pratiche per singolo professionista o équipe all’interno delle diverse discipline, prevedendo tra i compiti anche il confronto al monitoraggio continuativo tra i tempi di attesa per le attività intramuraria e intramuraria allargata e quelle erogate dagli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Abbiamo chiesto di pubblicare sul sito istituzionale gli esiti e le buone pratiche individuate che dovranno essere implementate da parte degli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Una sorta di “pagella” che descriva la prontezza con la quale la struttura sanitaria risponde alle richieste degli utenti.
Non basta però definire uno standard di erogazione delle prestazioni se non si stabilisce anche una sanzione. Nel rispetto della normativa nazionale e regionale vigente le Aziende sanitarie locali possono prevedere nei loro regolamenti aziendali la sospensione dell’attività libero professionale al momento del superamento dei tempi delle liste d’attesa delle prestazioni erogate in regime istituzionale. Superare le liste di attesa è l’obiettivo prioritario per giungere alla sospensione dell’attività libero-professionale nell’ambito dell’attività istituzionale.