L’ultimo bollettino fitosanitario conferma un’infestazione della mosca olearia a macchia di leopardo nel territorio regionale umbro. Anche se la situazione non è ancora allarmante è bene fronteggiare subito l’attacco con gli opportuni trattamenti.
L’invito, leggendo il bollettino fitosanitario numero 8, emesso il primo settembre 2016 sulla base dei dati pervenuti dai tecnici delle Organizzazioni Aprol, Assoprol ed Opoo, è a tenere alta la guardia ed agire tempestivamente.
Intervenire prontamente è fondamentale. Sappiamo, infatti, che la femmina della mosca dell’olivo depone in media 2-4 uova al giorno in piena estate e 10-20 uova in autunno. Tutti ricorderanno il 2014, l’anno nero dell’olio segnato dal crollo rilevante della produzione nelle terre d’eccellenza, tra cui l’Umbria, poi esposte al rischio crescente di truffe e sofisticazioni. Fu un dramma per i produttori e per i consumatori d’olio. Allora, la prevenzione fu considerata tra le migliori difese dall’attacco della mosca olearia. Considerazione che vale ancora oggi. In questo periodo risulta più che mai necessario monitorare la situazione in campo con estrema attenzione.