…ecco gli impegni che chiediamo al Governo:
ad emanare entro il 31 maggio 2014 i decreti ministeriali di attuazione dell’articolo 4 della legge 3 febbraio 2011, n.4, al fine di rendere immediatamente applicabile la normativa sull’etichettatura di origine dei prodotti agroalimentari a tutela dei consumatori e degli operatori della filiera e a prevedere, per talune tipologie di prodotti, modalità di inserimento volontario in etichetta di specifici sistemi di sicurezza realizzati mediante elementi di identificazione elettronica e telematica.
ad intervenire con determinazione nelle competenti sedi internazionali e prioritariamente in ambito GAC (Government Advisory Committee), anche in collaborazione con gli altri Stati membri interessati e con la Commissione europea, per bloccare l’introduzione di nomi generici a domini internet e la loro assegnazione a soggetti privati non utilizzatori delle Denominazioni, a garanzia di tutela del sistema agroalimentare di qualità italiano;
a promuovere, a livello unionale, un’azione comune a difesa della posizione della “non concedibilità” dei nomi generici e della necessità rivedere la governance di internet con la definizione di regole condivise a livello internazionale;
ad assumere tutte le iniziative di competenza affinché la Commissione europea, avvii una rapida verifica sulla compatibilità del sistema di etichettatura inglese con la normativa europea relativa alle indicazioni nutrizionali degli alimenti, così come previste dal regolamento UE 1169/2011, nonché sul rispetto da parte del Governo britannico dell’obbligo di previa notifica previsto per l’introduzione di nuove regolamentazioni in materia di etichettatura;
a tutelare l’immagine e il valore economico dell’export agroalimentare dei prodotti made in Italy, evitando che i sistemi di etichettatura volontaria siano utilizzati a fini discriminatori e distorsivi del mercato nei confronti delle imprese agricole e agroalimentari italiane;
a diffondere tramite puntuali campagne informative, l’importanza di una dieta varia ed equilibrata insieme ad una regolare attività fisica esprimendo contrarietà a qualsiasi sistema di etichettatura alimentare basato su approcci che tendono a confondere i consumatori;
a sostenere progetti per la promozione del consumo di prodotti agroalimentari italiani nella ristorazione italiana all’estero, attraverso la predisposizione di un documento di reciproci impegni e garanzie tra imprese agroalimentari, ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e ristoranti interessati.