La politica dei prezzi fissi finisce con riforma del 1992 dell’irlandese MacSharry (Commissario all’Agricoltura dal 1998-1993) in quanto per la CEE era sempre più difficile sostenere politiche di sostegno del prezzo sul piano finanziario e su quello internazionale. La volontà quindi di procedere verso una sempre maggiore integrazione economico sociale in campo internazionale si concretizzerà poi nell’accordo commerciale internazionale WTO (organizzazione comune del commercio) del 1995. Stante questo quadro di sollecitazioni, si articolò a quel tempo una riforma che poggiava su due direttrici di intervento: avvicinamento dei prezzi comunitari a quelli prevalenti sui mercati internazionali e compensazioni agli agricoltori attraverso pagamenti diretti ad ettaro differenziati per coltura, quindi,mentre prima il trasferimento di reddito all’agricoltura veniva essenzialmente finanziato dai consumatori attraverso la leva del prezzo, dopo la riforma tale onere veniva sostenuto prevalentemente dai contribuenti attraverso il bilancio comunitario. Dal punto di vista finanziario, prima della riforma era la PAC a influire sulle dimensioni de bilancio dell’unione, dopo, la spesa agricola, diverrà una voce, poi sempre minore, del bilancio della comunità.