[…], ancor prima di modificarla, sarebbe il caso di rispettare quella che abbiamo. Rispettare i fondamentali principi lì sanciti: La tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione, il ripudio alla guerra, la tutela della salute, il diritto al lavoro e a una vita dignitosa e i molti altri continuamente calpestati, ignorati e violentati dalle vostre politiche di cementificazione del territorio e di grandi ed inutili opere, di finte missioni di pace, di scellerate politiche industriali ed energetiche per non parlare delle riforme del lavoro capaci di creare solo disoccupazione e precariato. E se, malauguratamente, vorrete mettere mano alla costituzione più bella del mondo permetteteci (più di 8 milioni di italiani) di darvi qualche suggerimento:
– Abolizione del quorum nei referendum abrogativi
– Istituzione dei referendum propositivi senza quorum
– Limite a due mandati istituzionali per qualunque carica elettiva
– Accesso gratuito alla conoscenza universale attraverso la rete per cittadinanza
– Abolizione delle Province
– Riduzione del numero dei parlamentari e dei consiglieri regionali
– Cancellazione del pareggio di bilancio dalla Costituzione
– Obbligo di referendum per qualunque legge di modifica costituzionale
– Legge elettorale sottoposta a referendum

Gli italiani vi impongono di dare SUBITO seguito a quanto espresso tramite gli strumenti di democrazia diretta riconosciuti dalla costituzione:
– abrogare il nuovo sistema tariffario deliberato dall’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas che va contro l’esito referendario: la cancellazione del 7% di “remunerazione del capitale investito” (il profitto) operata dal referendum viene reintrodotta con altro nome (il 6,4% di oneri finanziari e oneri fiscali), con l’assurdo risultato che la tariffa è aumentata essendo più ampia la base imponibile su cui applicare la percentuale
– assegnare tutte le leggi di iniziativa popolare alle commissioni e rendere rapida la loro discussione (con priorità nel calendario dei lavori rispetto a quelle del governo e del parlamento) e la loro votazione entro un termine CERTO
– rinunciare al finanziamento pubblico ai partiti, che da 20 anni chiamate RIMBORSI
Fissatevi bene in mente il primo principio sancito dalla nostra carta costituzionale: NELLE FORME E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE, LA SOVRANITÀ APPARTIENE AL POPOLO!