L’impressione è che via sia un modus operandi nella fornitura dei servizi di pulizia per le scuole che si ripete in diverse realtà del Paese. Un mondo, in cui si muovono soprattutto coop, rosse o bianche che siano, su cui chiediamo di fare piena luce.
Questo il contenuto del quesito che il M5S rivolgerà al ministro dell’Economia domani, 27 gennaio, a Montecitorio nel corso del Question Time. “Il sospetto è di trovarsi di fronte non a casi isolati ma ad un sistema di attività ed accordi anti-concorrenziali finalizzati alla distribuzione dei lotti più appetibili. Anomalie su cui non mancano anche rilievi dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Secondo noi, oltre ai presunti “cartelli di imprese”, già oggetto di una nostra interpellanza presentata nel 2014, anche la decisione del governo di esternalizzare i servizi di pulizia nelle istituzioni scolastiche “con conseguenze negative sia sui lavoratori che sul decoro degli istituti scolastici.
A livello nazionale, chiediamo una verifica sul sistema di fornitura dei servizi di pulizia per le scuole e sulle imprese, prevalentemente cooperative, partecipanti alle gare. A livello regionale, chiediamo massima trasparenza sugli elenchi delle ditte di pulizia operanti nelle scuole. Per esempio, in Umbria, sono riuscito a trovare online sotto la voce ‘bandi di gara’ l’elenco pubblicato il primo agosto 2006 e aggiornato all’anno scolastico 2005-2006, visibile collegandosi ahttp://istruzione.umbria.it/id.asp?id=581. Vi sarà, certamente o almeno è quello che mi auguro, un elenco più recente ma è di difficile ed immediato reperimento.