Oggi chiude Nero Norcia, la più importante rassegna espositiva dell’agro-alimentare in Umbria, e questa settimana si apre in commissione Agricoltura a Montecitorio la discussione sul riconoscimento nazionale del tartufo come prodotto agricolo. Nei prossimi giorni depositeremo una risoluzione per superare l’anomalia italiana.

Nel mese di dicembre 2015  la Commissione europea ha aperto l’Eu Pilot 8123/15, relativo alla richiesta di adeguamento delle aliquote  Iva sui tartufi per renderle congrue a quelle applicate negli altri paesi dell’Unione europea, in quanto le aliquote italiane sono troppo alte. Riconoscere in Italia il tartufo tra i prodotti agricoli produrrebbe una revisione dell’Iva e porterebbe al settore rilevanti benefici economici dedicati all’agricoltura, tra cui i finanziamenti comunitari, fondamentali per sviluppare la filiera.

E’ urgente  superare l’anomalia italiana che incide negativamente sulla competitività del settore. Il riconoscimento del tartufo come prodotto agricolo consentirebbe inoltre di garantire la massima tracciabilità con moduli specifici che riportino da chi, dove e quando è stato trovato il tartufo e a chi è stato venduto ponendo così fine alle autodichiarazioni e valorizzando il vero made in Italy. Certo, tale riconoscimento non dovrà pregiudicare l’accesso ai fondi non chiusi ai liberi cercatori. L’impegno del M5S sarà volto a tutelare sia il consumatore che l’onesto cercatore e coltivatore.