È evidente che la tutela dei prodotti made in Italy, a dispetto di quanto affermato più volte – e da ultimo proprio ieri dal Presidente del Consiglio Renzi, durante il suo intervento a Montecitorio – non è tra le priorità di questo Governo.
La prova è l’aver dovuto rinviare, per la seconda settimana consecutiva, la prima seduta della neonata commissione sulla contraffazione e la pirateria in campo commerciale, di cui faccio parte.
Stavolta a mancare è stato il numero legale. Gli assenti? PD e Forza Italia.
Dal 25 settembre, data di istituzione della commissione sono trascorsi sei mesi nel silenzio assoluto, mesi in cui si sarebbero già potuti portare a casa dei risultati in un campo delicato come quello delle frodi, con particolare riferimento a quelle agroalimentari, vera piaga del nostro paese.
I casi di contraffazione dei nostri prodotti alimentari aumentano ogni giorno e danneggiano sia i consumatori, che non sanno cosa realmente stanno mangiando, sia i produttori nazionali, che finiscono per essere surclassati da copie di indubbia qualità”.
Per tutelare davvero i nostri prodotti è necessario mettere in campo delle misure stringenti che mettano un freno concreto a questa pratica troppo diffusa e difficile da arginare. La creazione di questa commissione è stato un passo importante in questa direzione, ma se resterà un contenitore vuoto rappresenterà soltanto l’ennesimo fallimento di questa classe politica che ha un solo obiettivo: perseguire i propri interessi e non quelli dei cittadini.