Se nel Mondo si conosce l’Umbria questo lo si deve ad Assisi. Anche l’unico aeroporto che abbiamo ha il nome di San Francesco, noto a tutti perché fondatore dell’ordine religioso dei Francescani (1208). La città però è conosciuta anche per Santa Chiara, fondatrice dell’ordine religioso delle Clarisse. Assisi sorge sul versante occidentale del Monte Subasio e conta circa 28 mila abitanti chiamati assisani. Mentre San Francesco è il patrono d’Italia, è San Ruffino il patrono di Assisi, vescovo della città nel XIII secolo. Gli Umbri la fondarono però poi subentrarono gli Etruschi e nel I secolo a. C. la città divenne un importante municipio romano. Nel 545 d.C. venne assalita e distrutta dai Goti di Totila, ai quali subentrarono i Longobardi che la inclusero nei territori del Ducato di Spoleto. Nel XII secolo acquistò i privilegi di libero Comune, ma la sua indipendenza non durò a lungo: l’instabilità politica e militare continuò fino al XVI secolo quando, dopo varie dominazioni (Papato, Visconti, Braccio Fortebraccio e Francesco Sforza), Assisi entrò a far parte dello Stato Pontificio sotto il cui dominio, salvo la parentesi napoleonica, rimase fino al 1860 con la nascita dello Stato Italiano.
Accedendo da Porta San Pietro si puo’ raggiungere l’imponete complesso della Chiesa e del Convento di San Francesco che domina la valle.
Imboccando poi Via San Francesco arriviamo in un quarto d’ora in Piazza del Comune. La Piazza è dominata dal castello medioevale dove visse Federico II di Svevia in giovinezza. Qui troviamo anche il palazzo dei Priori e il palazzo del Capitano del Popolo con la sua Torre, a fianco della quale c’è l’edificio più importante: il Tempio di Minerva di origini romane.
Continuando per Via San Gabriele dell’Addolorata possiamo incontrare la Cattedrale di San Ruffino, dove fu battezzato San Francesco e la Basilica di Santa Chiara.
Appena fuori le mura, a dominare la città c’è la superba Rocca Maggiore, ricostruita nel 1367 dal Cardinale Albornoz su una precedente struttura (1174) di un antico castello feudale. Nelle immediate vicinanze inoltre sono visitabili i luoghi legati alla vita di San Francesco come l’Eremo delle Carceri, immerso in un fitto bosco sulle pendici del Subasio, il Convento di San Damiano e l’imponente Basilica di Santa Maria degli Angeli, costruita tra il 1569 e il 1679 per proteggere la Porziuncola, la piccola chiesa che accolse la prima comunità dei francescani e la cappella del Transito, dove san Francesco morì il 4 ottobre 1226.
Prima di salire alla città troviamo il bosco di San Francesco. Il FAI ha riqualificato quell’area di 64 ettari che ospita un percorso in mezzo alla natura che, partendo dalla Chiesa romanica di Santa Croce giunge, attraverso una porta sulle mura della città, alla Basilica Superiore di Assisi. Nel bosco è custodito il “Terzo Paradiso“, un opera d’arte che Michelangelo Pistoletto ha realizzato con 121 olivi disposti in maniera particolare da simboleggiare l’unione tra cielo e terra.
Con il suo centro storico, la basilica di San Francesco e gli altri siti francescani, unitamente alla quasi totalità del territorio comunale, sono stati dichiarati nel 2000 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.