E’ un piccolo comune di poco più di 2.000 abitanti detti campellini. Il patrono è San Luigi Gonzaga. Qui nasce il fiume Clitunno, lungo appena 16 km, che raggiunge poi il territorio di Trevi e Bevagna dove confluisce nel Teverone per formare poi il fiume Timia. Campello è conosciuto per le sue Fonti, da qui il nome. Per andare con la famiglia è un posto adattissimo, ma lo è anche per fare convegni di un certo tipo.

Le sorgenti del fiume Clitunno hanno una portata media annua di circa 1.400 l/sec e sono localizzata al fianco del Tempietto sul Clitunno, una chiesa dedicata a San Salvatore forse sorta su un tempio pagano. Le ‘Fonti’ alimentano il laghetto omonimo e contribuiscono a rifornire la rete acquedottistica. L’area, inserita all’interno di un S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) per le sue peculiarità floro-faunistiche, è costituita da un piccolo bacino lacustre di circa 400 metri di diametro e da un’area circostante adibita a parco pubblico. Nel 1876, Giosuè Carducci, arrivato a Spoleto come commissario di esami al Liceo Classico, visitò Campello e scrisse “Ode alle Fonti del Clitunno”.

Notevole è il Castello di Campello Alto che, fondato nel X secolo da Rovero di Champeaux, è il più antico insediamento abitato del territorio.

Che bello andare a Campello!