Il ministero dell’Ambiente grazie all’interrogazione del M5S ha aperto un’istruttoria per verificare il deposito nella zona di Fabro Scalo di ingenti quantitativi di rifiuti costituiti da ceneri leggere. Saranno necessari tempi tecnici ma l’iter è finalmente avviato.
Esprimo soddisfazione per la risposta ottenuta dal ministro Galletti che, ha già provveduto ad interessare l’Amministrazione regionale, il Comune di Fabro e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Umbria. Sulla base degli esiti dell’istruttoria verrà stabilita l’opportunità di verificare anche lo stato di una eventuale contaminazione ambientale legata a tali depositi. Contaminazione che sarebbe avvenuta tra gli anni 1986-1990 in Umbria, rispettivamente nella zona di Fabro Scalo e nella Valle del Nestore, attraverso il deposito sul terreno ingenti quantitativi di rifiuti costituiti da ceneri leggere provenienti dagli impianti termoelettrici Enel di La Spezia.
La normativa allora vigente stabiliva che per tali operazioni fosse necessario il rilascio di specifici titoli autorizzatori la cui competenza era posta in carico alla Regione Umbria.
Attendiamo fiduciosi l’esito dell’accertamento avviato dal Ministero che addirittura non esclude di estendere l’indagine a tutte le regioni italiane e rendere pubblici i risultati ottenuti ai sensi della vigente normativa sull’accesso civico agli atti delle pubbliche amministrazioni. Si tratterebbe di un’azione di trasparenza non solo auspicata ma anche necessaria.