Ecco il verbale della prima riunione istruttoria tenutasi nei giorni scorsi presso la presidenza del Consiglio dei ministri, circa le criticità per la realizzazione del gasdotto Snam Sulmona-Foligno.
All’incontro, presenti i tecnici dei dipartimenti di tre Ministeri, i rappresentanti della Snam e gli amministratori locali di Umbria e Abruzzo che hanno ribadito le posizioni di diniego alla dannosa opera, che coinvolgerebbe il vasto territorio montano a rischio sismico.
La Snam, secondo noi, continua a sminuire la problematica, ma anche la Regione Umbria ha ribadito il proprio ‘no’ al mega gasdotto, chiedendo l’individuazione di un diverso percorso che interessi zone già compromesse, anziché le aree previste ‘caratterizzate da numerose emergenze naturalistiche e paesaggistiche. L’area è fortemente a rischio sismico, come l’intero Appennino tra Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche e il gasdotto porterebbe solo utili alla multinazionale che usufruirebbe dei nostri territori esclusivamente come ‘servitù di passaggio’, per trasportare il metano. La seconda riunione di coordinamento istruttorio verrà convocata solo in seguito alla relazione sulla valutazione di rischio nel territorio, che Snam dovrà far pervenire all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-INGV.
L’auspicio è che, nel nuovo incontro che si terrà, vengano presentate soluzioni alternative al progetto in essere e confermo il mio pieno sostegno alle popolazioni: il territorio della Valnerina non può essere violentato dalla spregiudicatezza di una multinazionale che pensa solo ai propri interessi, e non ai disagi e ai problemi che causerebbe la realizzazione di una struttura completamente inutile alle popolazioni colpite dal sisma. Non servono tubi e grandi opere – conclude Gallinella – ma solo criterio e razionalità e soprattutto trasparenza e correttezza nelle scelte politiche”.