Le recenti scosse di terremoto, oltre l’emergenza neve, hanno ulteriormente aggravato la già precaria situazione di molte aziende agricole e zootecniche. L’incontro del 23 gennaio a Bruxelles, tra il Ministro e il Commissario Hogan, sembra portare buone notizie (speriamo) per i nostri agricoltori e allevatori delle regioni Umbria, Marche , Abruzzo e la Provincia di Rieti.
E’ prevista una liquidità immediata, per un totale di 35 milioni di euro, per coprire il mancato reddito degli allevatori. Sono previste procedure semplici per il pagamento, ci hanno detto entro febbraio, che consistono in 400 euro a capo bovino e 60 a capo ovino posseduti prima del terremoto. Misure di aiuto analoghe anche per suini ed equini ma ancora non calcolate. Se così non fosse metteremo alla sbarra il Governo.
Allo stesso modo, per le zone indicate, vi sarà il pagamento del 100% sia delle misure a superficie (che dovrebbe essere già espletato) che il pagamento delle misure attive relative ai fondi PSR (83 milioni di euro) delle annualità 2015 e 2016.
Capitolo aperto invece è quello dei danni causati dalle avversità atmosferiche eccezionali, in particolar modo al Mezzogiorno e nelle isole. Infatti, nonostante gli strumenti assicurativi attivi (in buona percentuale rimborsati), questi sono scarsamente utilizzati dalle imprese agricole. Per far fronte a ciò è in valutazione una norma in deroga che consenta l’accesso al Fondo di solidarietà nazionale dopo che le regioni abbiano stimato i danni.
Sicuramente, nonostante la buona volontà di tutti, i problemi ci sono e permangono (purtroppo) e occorre lavorare coordinati. Necessario ascoltare i feedback dal territorio per migliorarsi. Per il settore zootecnico, il coordinamento è affidato all’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana con sede a Rieti al quale chiediamo, pur capendo le difficoltà, di accelerare la consegna delle strutture mobili alle aziende agricole da parte delle aziende impegnate nella loro costruzione.