Le Istituzioni, una volta superata la fase dell’emergenza e la crisi sismica ancora in corso che impedisce le verifiche sugli edifici lesionati, predispongano piani sia per la ricostruzione che per la prevenzione, conservando nel cuore le tante vittime e nella mente la distruzione di interi borghi provocate dal terremoto che ha scosso l’Italia centrale. Il M5S è pronto a fare la propria parte e a rimboccarsi le maniche per rilanciare le aree distrutte.
L’auspicio è che venga avviata una ricostruzione rapida e di qualità per consentire agli sfollati di rientrare quanto prima nelle proprie abitazioni. Occorre prevedere interventi che vadano di pari passo sia per le prime che per le seconde case. Si tratta, spesso, di edifici adiacenti l’uno all’altro che devono essere sistemati contemporaneamente sia per garantire la sicurezza complessiva che per evitare l’elevato rischio di spopolamento che corrono i paesi colpiti dal sisma.
Si tratta di territori profondamente feriti, a cui desidero rinnovare la mia vicinanza e le mie condoglianze. In particolare ad Amatrice, uno dei centri più duramente colpiti dal sisma del 24 agosto e che oggi darà l’ultimo saluto a parenti ed amici scomparsi.
Un profondo dolore che potrà essere evitato in futuro soltanto con una adeguata prevenzione. Costruire edifici pubblici e privati, infrastrutture a regola d’arte è possibile ed l’unica strada percorribile. E’ bene che le Istituzioni, tutte, riflettano sull’opportunità di realizzare determinate opere a cominciare dal gasdotto Brindisi-Minerbio. Opere che rischiano di mettere in pericolo zone per loro natura già vulnerabili.