Ovviamente non sono rimasto a girarmi i pollici e ho continuato il mio lavoro sul campo, con un focus all’agricoltura di precisione. Ieri, presso la Facoltà di Ingegneria, il Prof. Valigi mi ha mostrato i laboratori in cui si stanno studiando i sistemi di visione dei robot al fine di conoscere l’ambiente su cui si dovranno muovere, in particolar modo quello agricolo, dove terreno, piante, uomini e animali sono un ostacolo non prevedibile.
Oggi, accompagnato dai tecnici di Confagricoltura, che ringrazio, ho approfondito alcune novità della tecnologia relative all’olivicoltura, alla vite e ai cerali.
Sull’olivo, oltre i sistemi di potatura automatizzati con mezzi telecomandati è stato interessantissimo apprendere il sistema di allerta , mosca real time, che è stato sviluppato per la difesa dalla mosca dell’olivo che nel 2014 ha praticamente azzerato la produzione dell’olio umbro. Un sistema di previsione che unisce le misure ambientali (temperatura, umidità ecc) ai sopralluoghi dei tecnici che monitorano la presenza degli insetti. Tutti dati che confluiscono in un sistema che li elabora e facilita la lettura ai tecnici che possono programmare gli interventi. Molte le aziende che hanno salvato la produzione con questo sistema.
La vite e il vino sicuramente sono stati i maggiori beneficiari delle novità messe a disposizione dall’agricoltura di precisione. I sistemi di recupero dei prodotti fitosanitari permettono di risparmiare sia su acqua che su principi attivi, generando così un risparmio di costi, oltre che un beneficio ambientale e per l’operatore. Interessantissimi i sistemi di inerbimento calcolati sulle mappe di vigore del vigneto, che elaborando una mappa satellitare o da drone permettono di capire dove e quali colture mettere per aiutare la pianta. Tutte realtà che ho potuto visionare nell’azienda Arnaldo-Caprai.
L’agricoltura di precisione, infatti, si basa sul principio di “fare la cosa giusta al momento giusto”, quindi l’elaborazione dei dati serve per creare modelli previsionali. Anche in su questo settore, in Umbria, esiste una realtà che ho conosciuto, la Teamdev di Perugia che con AGRICOLUS sviluppa propri modelli di previsione per programmare gli interventi in campo.
Infine ho visitato l’Azienda Agricola di Casilina della Fondazione Agraria, in cui si studiano le varie tecnologie e le innovazioni, protagoniste il 28 e il 29 luglio dell’evento di Eima Show, che si terrà proprio presso l’azienda, con prove sul campo.
Non smetterò mai di parlare di tecnologia in agricoltura, perchè oltre a permettere di tutelare meglio l’ambiente, abbassa i costi di produzione, lo stress dell’operatore, permette di combattere il caporalato e, dal lato consumatore, aumenta la tracciabilità e la sicurezza alimentare. L’impegno che ho preso con il mondo agricolo è quello di permettere a tutti di conoscere e utilizzare queste novità.